A Trapani il servizio di assistenza per gli alunni con disabilità gravi e gravissime delle scuole dell’obbligo continua ad essere un problema. Il Garante della Persona con Disabilità e il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Sicilia sono intervenuti sul caso di due fratellini con disabilità grave che a 5 mesi dall’inizio dell’anno scolastico non possono ancora andare a scuola.
La madre dei due bambini, iscritti in un istituto comprensivo di Trapani e ambedue con necessità di assistenza alla comunicazione e igienico-personale continuativa, ha chiesto l’intervento dell’Assessore Regionale alla Famiglia e alle Politiche Sociali, Antonio Scavone. In una lettera ha denunciando l’interruzione dell’assistenza igienico-personale sui due alunni con disabilità, e un rimpallo di competenze tra istituzione scolastica e quella locale. Tale rimpallo avrebbe determinato una paralisi burocratica e amministrativa tale da privare i figli “della fondamentale possibilità di accedere pienamente a un diritto primario costituzionalmente garantito”, si legge nella lettera inviata alla Regione.
Quest’anno, il servizio di assistenza delle scuole elementari e medie di Trapani (per gli alunni con disabilità gravi e gravissime), è partito molto in ritardo. A novembre erano circa 100 i bambini che non andavano a scuola o erano costretti ad essere ripresi dai genitori quando si facevano i propri bisogni addosso perchè non assistiti. Il nodo da sbrogliare era quello delle competenze. Il Comune e il sindaco Giacomo Tranchida facevano leva su un parere del Cga (Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia) in cui si sosteneva che lo Stato, e quindi le scuole, dovevano garantire il servizio e non il Comune. Rivoltosi alla Magistratura per stabilire le competenze, il Sindaco aveva comunque richiesto all’ASP di effettuare delle verifiche, senza ottenere risposte. Da più parti era stato comunque chiesto uno sforzo all’amministrazione Comunale, di bypassare le indicazioni del Cga e garantire il servizio per amor dei bambini. Ma lo stallo amministrativo era continuato.
La lettera della madre dei due bambini trapanesi ha coinvolto quindi i due Garanti che dovranno ora verificare di persona i motivi che impediscono, ancora oggi, ai due fratellini di andare a scuola. L’obiettivo è quello di rimuovere con urgenza e definitivamente qualsiasi ostacolo che limiti la reale e continuativa inclusione sociale e scolastica dei minori.
Elena Di Maio – Trapani Post