L’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani non è soltanto strategico per l’economia turistica dell’intero territorio Trapanese, ma è anche un servizio essenziale per la mobilità di centinaia di migliaia di siciliani residenti nella parte sud occidentale della Sicilia. Il problema è che la gestione dello scalo è praticamente fallimentare, a dirlo è la Corte dei conti che annuncia l’ennesimo bilancio negativo della società di gestione dello scalo di Trapani e Marsala.
Da otto anni di fila, l’Airgest Spa, l’azienda che ha in gestione l’aeroporto di Trapani e Marsala, chiude i bilanci in perdita. Con la Regione Sicilia costretta a mettere mano al portafogli per intervenire e sanare il buco, andando a gravare su un debito a carico della comunità siciliana già molto pesante. Il problema, però, è che anche gli obiettivi che erano stati fissati dall’ultimo piano di risanamento hanno portato i risultati di gran lunga sotto le attese. Nel biennio 2020-2021 per la società di gestione dell’aeroporto di Trapani sono stati peggiori rispetto alla perdita attesa: – 8,5 milioni rispetto ai previsti – 6,6 milioni.
“Il piano di risanamento della società triennio 2020-22 non ha trovato piena attuazione”, scrivono i giudici della Corte dei Conti nella relazione sul rendiconto della Regione per il 2020. La crisi dello scalo a questo punto appare davvero irreversibile ed all’orizzonte potrebbe paventarsi la dismissione.