Robot umanoidi e realtà virtuale per un laboratorio didattico interattivo a supporto di ragazzi con disturbi autistici: si tratta di un’iniziativa portata avanti dal Comune di Castellammare del Golfo (Trapani) in partenariato con l’Istituto tecnico economico e tecnologico ‘Girolamo Caruso’ di Alcamo, che ha avviato il progetto sperimentale, aperto anche agli studenti delle altre scuole del territorio, che prevede la collaborazione didattico-scientifica con l’ente pubblico.
L’assessorato regionale dell’Istruzione e della formazione professionale ha approvato il progetto di supporto ai ragazzi autistici con un finanziamento di 25 mila euro che sarà utilizzato nell’anno scolastico in corso. La scuola si trasformerà in un ambiente creato e progettato su misura per i bambini e ragazzi con Bisogni educativi speciali (Bes) in cui gli alunni della scuola, ma anche di altre scuole insieme ad associazioni e specialisti, creeranno una comunità stimolante dove tecnologia innovativa e specialistica, sensoristica, robot umanoidi e realtà virtuale faranno da contorno all’ambiente in cui il ragazzo potrà imparare e aumentare la percezione di sé e dell’ambiente che lo circonda.
Il progetto partirà a febbraio e durerà complessivamente nove mesi e coinvolgerà 25 studenti. “Si tratta di iniziative innovative e di integrazione tra le istituzioni scolastiche e gli enti pubblici che portano ad una progettualità validissima ed utilissima come nel caso del progetto che riguarda il laboratorio didattico, con realtà virtuale e la creazione di un ambiente domestico ipertecnologico a supporto dei ragazzi che hanno disturbi dello spettro autistico – afferma il sindaco di Castellammare del Golfo, Nicolò Rizzo -. Ringraziamo l’Istituto tecnico Girolamo Caruso di Alcamo, diretto dalla professoressa Vincenza Mione, e il professore Enzo Munna per il coinvolgimento e la collaborazione. La scuola deve contribuire alla crescita formativa e culturale dei ragazzi perché siano futuri cittadini consapevoli e attivi, con particolare attenzione e tutela dei ragazzi con bisogni educativi speciali”.
Redazione – Trapani Post