L’arrivo in spiaggia all’alba per piazzare l’ombrellone e poi tornare ore dopo, con la certezza di aver “prenotato” il posto migliore in prima fila. È la cronaca di un’abitudine tanto diffusa quanto illegale, quella dei “furbetti” dell’arenile, a cui Carabinieri e Guardia Costiera hanno dichiarato guerra questa mattina sulla spiaggia di San Vito Lo Capo. Con un blitz a tappeto, hanno rimosso decine di attrezzature da spiaggia lasciate incustodite per occupare il suolo pubblico.
L’operazione è scattata a seguito delle numerose segnalazioni e lamentele da parte di cittadini e turisti, stanchi di trovare la spiaggia libera già “occupata” da una distesa di ombrelloni, teli e borsoni senza nessuno a presidiarli. Una pratica che, di fatto, privatizza abusivamente gli spazi più ambiti del litorale.
Così, i militari dell’Arma e della Guardia Costiera hanno percorso la spiaggia, rimuovendo tutto ciò che era stato lasciato incustodito: ombrelloni, materassini, giochi gonfiabili e borse. Un’azione volta a ripristinare il principio fondamentale del libero godimento del bene pubblico.
Le autorità hanno colto l’occasione per ribadire una regola semplice ma fondamentale: sulla spiaggia libera, il posto è di chi lo occupa fisicamente. Non è possibile lasciare le proprie attrezzature per “tenerlo prenotato” per ore. Un comportamento del genere non è solo un atto di maleducazione verso gli altri bagnanti, ma una vera e propria occupazione impropria di un’area demaniale.
L’intervento di oggi non sarà un caso isolato. Le forze dell’ordine hanno assicurato che i controlli proseguiranno per tutta l’estate, con l’obiettivo di garantire equità, sicurezza e il rispetto delle regole per tutti coloro che frequentano una delle spiagge più belle e amate della Sicilia. Il messaggio per i “furbetti” è chiaro: la spiaggia è di tutti, e non si può prenotare.


