l fiume Mazaro, dalla configurazione geologica alle attività produttive che erano legate alla vita fluviale. A Mazara del Vallo oggi (ore 18,30) presso l’ex chiesa di San Carlo Borromeo verrà inaugurata la mostra permanente ‘Mazaro, l’antico fiume: il cantiere della Rinascenza’, volta a valorizzare la memoria storica del fiume Mazaro vista nei più diversi aspetti: la configurazione paesaggistica, le attività produttive, le tradizioni popolari, la vita fluviale, con una estensione alle attività marinare, sia mercantili che pescherecce.
Una mostra fotografica che accende i riflettori sulla città di Mazara del Vallo stretta attorno al fiume-canale che la divide in due. Riproduzioni fotografiche, corredate di didascalie ragionate, che si contestualizzano nella narrazione visiva del Mazaro, dalla sorgente alla foce, arricchita dalla proiezione di un video realizzato per l’occasione.
“Le testimonianze faranno rivivere scene legate al lavoro presso le coste del Mazaro, tradizioni festive, usi e costumi, scene di pesca e visioni di cantieri navali, che sono stati orgoglio della nostra Marineria – spiega lo storico Giovanni Isgrò – e non mancheranno richiami all’antichità”. Tra le foto esposte anche cave e grotte che testimoniano l’esistenza di una realtà mineraria di grande attrazione. La mostra è patrocinata dal Comune, con la partecipazione della ‘Casa del pescatore’, istituto ‘Giuseppe Grassa’, biblioteca comunale e collezionisti privati.
Il Mazaro è un piccolo fiume di 30 km circa che parte dal territorio di Salemi ed ha una particolarità rarissima che condivide con altri due fiumi al mondo: il fenomeno del marrobbio che consiste in un improvviso innalzamento delle acque.