TRAPANI – Un uomo di 44 anni, operaio incensurato, è stato arrestato dalla Polizia di Stato a Trapani con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di oltre sei chilogrammi di cocaina. La sostanza era nascosta all’interno del suo armadietto sul luogo di lavoro, un capannone situato nell’area portuale della città. Il sequestro rappresenta il secondo maxi-blitz antidroga nel giro di poche settimane nel territorio trapanese.
A insospettire gli agenti della Squadra mobile è stata la presenza ricorrente dell’uomo in zone della città note per essere frequentate da spacciatori, nonché i suoi ingressi notturni all’interno del capannone. Venerdì scorso, i poliziotti hanno predisposto un appostamento, attendendolo nei pressi dell’edificio. Intorno alle 18, l’uomo si è presentato sul posto con fare circospetto e ha fatto ingresso nella struttura apparentemente deserta.
La perquisizione ha portato alla scoperta di una borsa in tela plastificata contenente cinque panetti di cocaina, custodita in un armadietto chiuso a chiave con il nome dell’operaio. In un secondo armadietto, anch’esso nella sua disponibilità, sono stati trovati ulteriori involucri di cocaina. L’intero quantitativo sequestrato supera i sei chili, per un valore di mercato stimato in circa 600 mila euro.
L’uomo è stato inizialmente condotto in carcere su disposizione della Procura di Trapani. In seguito, il GIP ha disposto per lui la misura cautelare degli arresti domiciliari. Le indagini proseguono per individuare eventuali complici e ricostruire i canali di approvvigionamento dello stupefacente.
Il sequestro si aggiunge a un altro analogo avvenuto poche settimane prima, che aveva portato all’arresto di un giovane siracusano con una quantità analoga di cocaina, sempre destinata alle piazze di spaccio del Trapanese. Un segnale chiaro, per gli inquirenti, della crescente pressione del traffico di droga nell’area portuale.