By using this site, you agree to the Privacy Policy and Terms of Use.
Accept
Trapani PostTrapani PostTrapani Post
Notification Show More
Font ResizerAa
  • Home
  • Territorio
  • La Politica
  • Cultura e Tradizioni
  • Società
  • Sport
Reading: Archeologia, ritrovato a Segesta un altare ellenistico
Share
Font ResizerAa
Trapani PostTrapani Post
Search
  • Home
  • Territorio
  • La Politica
  • Cultura e Tradizioni
  • Società
  • Sport
Follow US
segesta altare ritrovato
Trapani Post > Cultura e Tradizioni > Archeologia, ritrovato a Segesta un altare ellenistico
Cultura e Tradizioni

Archeologia, ritrovato a Segesta un altare ellenistico

Redazione
Last updated: Giugno 30, 2023 7:41 am
Redazione
Published Giugno 30, 2023
Share
foto di Flavio Leone
SHARE
Nuovo prezioso ritrovamento a Segesta: seppellito per secoli da pochi centimetri di terra e dalla vegetazione, nell’area dell’acropoli Sud è tornato alla luce un altare ellenistico, composto da due raffinati elementi lapidei scolpiti.
piero 32
«Questo eccezionale reperto rinvenuto conferma l’inestimabile valore storico e artistico che i siti archeologici rappresentano per il nostro territorio – dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – testimonianza di un passato glorioso, ancora da scoprire e interpretare. Migliorare la fruizione di questi luoghi significa permettere a turisti e visitatori di vivere esperienze culturali immersive e di godere di un patrimonio unico».
«Il Parco archeologico di Segesta non finisce mai di stupirci – afferma l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – Gli scavi continuano a riportare alla luce resti sempre diversi, che aggiungono nuove prospettive e chiavi di lettura a un sito dove sono stratificate molteplici civiltà. È la conferma di un impegno profuso per restituire valore aggiunto a un luogo affascinante, attrazione per i turisti di ogni provenienza geografica».

 

La scoperta dell’altare ellenistico è avvenuta nei pressi dell’edificio denominato Casa del Navarca, in una zona finora poco esplorata, nell’ambito del progetto di manutenzione e fruizione dei fronti di scavo, proprio mentre alcuni operai ripulivano il terreno da sterpaglie e vegetazione spontanea. Entrambi i reperti sono a forma di tronco piramidale, in perfetto stato di conservazione, e dovrebbero costituire un altare per il culto familiare e un supporto per una scultura o un elemento di finitura. L’altare era stato pensato per essere adagiato alla muratura e presenta nella parte mediana posteriore un alloggiamento per un gancio metallico. Leggendo l’opera in senso verticale, appare un solido basamento con modanature e piccoli ovuli che ricordano delle perline; al centro un festone in altorilievo con cesti dai quali traboccano fiori e frutta; la parte superiore ricorda la partizione delle trabeazioni degli antichi templi e si chiude con delle volute di gusto ionico che delimitano i bordi di un mattone in terracotta posto in orizzontale. Probabilmente doveva sigillare lo spazio destinato a reliquie di eroi o di antenati. Il secondo elemento riporta una superficie scalpellata per favorire l’adesione dell’intonaco che copriva almeno tre lati. Un piccolo brano, piuttosto spesso, è ancora visibile nella parte alta. Anche in questo blocco troviamo una cornice modanata e un piano orizzontale.

 

«Dopo la scoperta di una strada lastricata e di preziose pavimentazione – aggiunge il dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali, Mario La Rocca – vengono alla luce opere di rara bellezza, che confermano committenze di gusto elevato e la maestria degli antichi scultori del luogo». «La nostra intenzione, dopo i lavori di scavo e ricerca avviati con l’apporto dell’archeologa Alessia Mistretta dell’Università di Ginevra – sottolinea il direttore del Parco, Luigi Biondo – è quella di valorizzare il sito e renderlo fruibile ai visitatori in sicurezza. Queste scoperte portano nuova linfa vitale a un lavoro lungo e faticoso».

 

Studi più approfonditi e analisi di laboratorio potrebbero restituire altri preziosi dati sull’altare ellenistico e permettere di dare maggiori indicazioni sullo sviluppo artistico di una comunità ricca che non aveva dimenticato la grandezza delle opere della madre patria, ma aveva trovato il sistema di conciliare natura e artificio.

You Might Also Like

Marsala, “Tango Story” Infiamma il Sollima

Mazara del Vallo Apre il MEET Film Festival 2025: Oltre 2000 Studenti Protagonisti

Favignana set dell’Odissea: Christopher Nolan prepara il kolossal

Marsala, “Una Compagnia di Pazzi”: risate e riflessioni al Teatro Impero

Marsala, archeologia e scienza: al via la Scuola AIAR sui relitti antichi

Share This Article
Facebook Email Print
Leave a Comment

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Top News
Uncategorized

Marsalese viaggiava con oltre un kg di cocaina in auto

Redazione
Redazione
Marzo 11, 2022
Consolidato il piazzale belvedere di Calatafimi Segesta
Mazara del Vallo. Al via lavori nell’ala cimiteriale
Record a Castellammare: Nonna Caterina spegne 108 candeline
Assostampa: basta violazioni informazione Comuni del Trapanese
- Advertisement -
Ad imageAd image

Supplemento di Meridio Post in procinto di Registrazione presso il Tribunale di Palermo. Contribuisce all’audience di Media Post Network

Editore: Mediartika P.Iva 07278520825

Redazione: info@trapanipost.it

Network

 

  • Palermo Post
  • Agrigento Post
  • Salento Post
  • Catania Post
  • Messina Post
  • Agrigento Post

Network

 

  • Ragusa Post
  • Caltanissetta Post
  • BombaSicilia
  • Sport in Sicilia
  • Be in Sicily
  • Teatro in Polvere

Network

 

  • Paese delle Streghe
  • Pagine Viola
  • NewtonLab 24
  • Misto Lana
  • PalermoBio
  • Cinema senza Barriere

Info

 

  • Privacy Policy
  • Contatti
  • Redazione
  • Segnalazioni
  • Pubblicità
  • Codice Etico
logo
Welcome Back!

Sign in to your account

Username or Email Address
Password

Lost your password?