Operatori e beneficiari dei Progetti Sociali gestiti dalla Cooperativa Badia Grande hanno contribuito a rendere “speciale” il Carnevale a Vita. Nella piccola località della Valle del Belice, in provincia di Trapani, non vi erano bellissimi carri di cartapesta, ne corpi di ballo con divise luccicanti, tanto meno performanti bande musicali e luci sfavillanti… ma solo una calda atmosfera familiare che, come per magia, ha toccato i cuori dei partecipanti, spazzando ogni barriera sociale e pregiudizio. L’evento è stato organizzato dalla presidente della Pro Loco Maria Scavuzzo, coadiuvata dal suo vice Rosa Pampalone e dal consigliere Sabrina Gucciardi. Il tutto si è svolto Giovedì Grasso nella sala delle feste dell’Istituto delle Figlie della Misericordia e della Croce messo a disposizione dalla Madre Superiore Artura Ugone.
La Cooperativa Sociale Badia Grande, che a Vita gestisce il Centro di Accoglienza per famiglie Immigrate, una struttura per uomini stranieri (entrambe facenti parte del Progetto SAI Marsala) e il Centro di Aggregazione Giovanile del Distretto Socio Sanitario n. 53, hanno partecipato al carnevale solidale e contribuito ad animare la serata degli anziani ospiti della struttura. I minori del Progetto Vita Attiva sono stati accompagnati dall’equipe multidisciplinare composta dalla responsabile Tania Bonanno, dalla psicologa Valentina Saccaro e dalle educatrici Adele Gambina ed Angela Diverti. Il Centro Sociale accoglie venti ragazzi di Vita che versano in stato di disagio ai quali vengono offerti servizi, sostegno ed assistenza atti a favorire il corretto sviluppo psicofisico degli stessi attraverso interventi di prevenzione per contrastare eventuali devianze giovanili, disadattamenti sociali e scolastici che portano ai processi di emarginazione ed esclusione dei soggetti più deboli.
Grande soddisfazione è stata espressa dalla Madre generale dell’ordine delle Figlie della Misericordia e della Croce, suor Gabriella Ruggeri, che si trova in visita a Vita. “E’ stato un carnevale ‘speciale’, inclusivo, che ha visto in pista 4 generazioni di disabili e normodotati, gente di diverse estrazioni sociali di età compresa fra pochi mesi di vita ed i 97 anni, nonché gli immigrati ospiti dei Centri di Accoglienza – ha sottolineato la Madre Generale -. E’ stato un evento fatto col cuore che ha celebrato l’inclusione e la diversità con spirito ecumenico”.
Al carnevale inclusivo di Vita hanno partecipato, oltre agli anziani ospiti delle suore, gli alunni e docenti delle scuole dell’obbligo della Città; i ragazzi della parrocchia San Vito Martire, accompagnati dalle catechiste Linda e Antonella Marsia; i disabili dell’Associazione Spazio Libero onlus presieduta da Paola Gandolfo; il corpo di danza “Muna Dance” rappresentata da Nadia Musso ed i ragazzi del Servizio Civile della Pro Loco: Viviana, Alida, Vito e Piernicolò.
Il Carnevale inclusivo di Vita non rappresenta solamente un’occasione di svago, ma costituisce anche un’opportunità preziosa per diffondere e consolidare valori fondamentali come l’accettazione della diversità, la solidarietà e il rispetto reciproco che apre le porte verso un mondo migliore dove l’inclusione fa sentire ogni persona a proprio agio e valorizzata per la propria unicità.