MARSALA – Una serata di pura magia musicale, un trionfo di emozioni che ha attraversato i confini tra tango, jazz e lirica, ha segnato ieri sera, domenica 18 maggio 2025, la conclusione della prima parte della XXV Stagione Concertistica dell’Accademia Beethoven. Il Teatro Sollima di Marsala è stato il palcoscenico dell’acclamato concerto “Tango Story” del pianista e compositore Fabrizio Mocata, un evento che ha lasciato il pubblico estasiato e ha confermato, ancora una volta, l’eccellenza della proposta culturale dell’Accademia.
Lo spettacolo, che ha goduto del patrocinio del Comune di Marsala, dell’Assemblea Regionale Siciliana e dell’Assessorato Regionale Sport, Turismo e Spettacolo, ha ribadito l’impegno costante dell’Accademia Beethoven nella promozione di una cultura musicale di altissimo livello. Un ruolo fondamentale in questo percorso è svolto dalla guida illuminata del Maestro Giuseppe Lo Cicero, figura storica e punto di riferimento della musica contemporanea in Sicilia.
Ad introdurre la serata è stata Antonella Pantaleo, vicepresidente dell’Accademia, la quale, con parole cariche di stima, ha elogiato gli artisti locali come Fabrizio Mocata, capaci di farsi ambasciatori nel mondo delle ricche tradizioni artistiche e culturali della Sicilia. Un passaggio lusinghiero che ha immediatamente creato un’atmosfera di vibrante attesa, ampiamente ripagata dalla performance che ne è seguita.
Un Viaggio Musicale con Fabrizio Mocata Il protagonista indiscusso, Fabrizio Mocata, pianista e compositore originario di Mazara del Vallo, formatosi al prestigioso Conservatorio Cherubini di Firenze e affermatosi sulla scena internazionale tra New York e Buenos Aires, ha condotto il pubblico in un affascinante viaggio musicale della durata di 75 minuti. La sua esibizione è stata un crocevia sapiente di tango passionale, improvvisazione jazzistica e raffinate rielaborazioni di temi lirici. Il concerto si è aperto con “Nei cieli bigi”, una suggestiva rivisitazione di un tema pucciniano, che ha subito svelato la sensibilità e l’originalità dell’artista. Successivamente, Mocata ha immerso la platea nelle atmosfere del tango contemporaneo, eseguendo brani originali come “Tango Tano” e la ritmica “Charlestonga”, composizioni in cui ha magistralmente dimostrato la sua abilità nel fondere i ritmi tradizionali del tango con influenze e sonorità moderne.
Uno dei momenti più intensi della prima parte del concerto è giunto con l’esecuzione del quarto brano, “Est Side Story”, un chiaro e sentito omaggio alle atmosfere e alle sonorità newyorkesi che tanto hanno influenzato il suo percorso artistico. A seguire, una rilettura personalissima e intrisa di sensibilità jazzistica del celebre standard “I Love You” di Cole Porter ha ulteriormente catturato l’attenzione del pubblico.
L’Entrata Scenica di Mauro Carpi e la Magia del Duo Ma è stata l’entrata in scena del violinista Mauro Carpi a segnare una delle pagine più brillanti e infuocate della serata. In un dialogo musicale di rara intesa, il duo Mocata-Carpi ha eseguito magistralmente “Tango 22”, un brano originale dello stesso Mocata, e la celeberrima “Honeysuckle Rose” di Fats Waller. Queste esecuzioni hanno rappresentato un connubio perfetto di tecnica impeccabile, profonda complicità artistica e pura passione, infiammando letteralmente il Teatro Sollima.
Dopo l’intensa parentesi in duo, Fabrizio Mocata ha proseguito la sua esibizione da solo al pianoforte, continuando a incantare e sorprendere. Ha offerto una toccante rielaborazione de “La donna è mobile” di Giuseppe Verdi, dimostrando come il linguaggio operistico possa dialogare fruttuosamente con le inflessioni e la passionalità del tango. La profonda malinconia di “Por una cabeza” di Carlos Gardel, uno dei tanghi più amati di sempre, e la vivacità ritmica di “Caravan” di Juan Tizol hanno preparato il terreno per quello che è stato il vero culmine emotivo della serata: un’esecuzione magistrale di “Libertango” di Astor Piazzolla, che ha scatenato l’entusiasmo del pubblico.
A chiudere ufficialmente il concerto sono stati due pezzi originali di Mocata: “Cruzando Aguas”, brano che gli è valso la prestigiosa nomination ai Latin Grammy 2024, e la raffinata “Milonga a la turca”, un tributo a Mozart che fonde con straordinaria perizia l’eleganza classica con la passione tipicamente sudamericana.
Un Finale Festoso e l’Invito al Futuro Il pubblico del Sollima, tuttavia, non ha voluto lasciar andare via i musicisti senza un ultimo tributo musicale. Tra applausi scroscianti e richieste di bis, Fabrizio Mocata ha richiamato sul palco Mauro Carpi. Insieme, i due artisti hanno regalato un’ultima perla, eseguendo “Take the ‘A’ Train” di Billy Strayhorn, chiudendo la serata in un’atmosfera di festosa allegria e condivisione.
Al termine del concerto, il Maestro Giuseppe Lo Cicero, visibilmente soddisfatto, ha salutato la platea con un invito appassionato: “Non mancate da ottobre agli altri sette concerti: un programma in crescendo per bravura e generi musicali, sette piccoli grandi eventi per un pubblico attento e qualificato, come quello che ci segue sempre”. Una dichiarazione che ha lasciato tutti con il desiderio di tornare, confermando l’Accademia Beethoven come un autentico faro culturale non solo per Marsala ma per l’intera Sicilia.
Fabrizio Mocata, artista di fama internazionale, ha dimostrato ancora una volta la sua straordinaria versatilità, la sua capacità di spaziare con disinvoltura dal jazz più raffinato al tango più viscerale, arricchito da collaborazioni prestigiose come quelle con il batterista Paul Wertico e l’armonicista Franco Luciani. Il suo stile unico, da lui stesso definito “Swango”, che fonde l’improvvisazione jazzistica con la profondità e la struttura del tango, ha letteralmente conquistato Marsala.
La prima parte della XXV Stagione Concertistica dell’Accademia Beethoven si è dunque chiusa con un evento davvero indimenticabile, lasciando nel cuore e nella mente del pubblico la certezza di aver assistito a qualcosa di speciale e irripetibile. E ora, l’attesa per i prossimi sette concerti, che riprenderanno dopo la pausa estiva al Teatro Sollima, è già iniziata.