Sabato alle ore 16 al Teatro Garibaldi il docu-film “Solo di Passaggio”. Testimonianze in cammino – I migranti e la Libia
Approda a Mazara del Vallo il docu-film “Solo di passaggio” che è stato realizzato dall’Associazione Al Marsed – Osservatorio di genere in situazione di crisi” di Tripoli e che testimonia la condizione e gli abusi subiti dai migranti che arrivano in Libia.
Sabato 18 marzo alle ore 10 presso la Casa Comunità Speranza di via Pescatori e poi alle ore 16 presso il Teatro Garibaldi si svolgeranno la visione, dibattiti e la presentazione del lavoro documentaristico. Nell’incontro in programma al Teatro Garibaldi interverranno tra gli altri il prof. Abdelkarim Hannachi e la scrittrice Catia Catania.
“Nell’ambito della Convenzione sui Diritti del Mediterraneo che il nostro Comune ha sottoscritto nel marzo dello scorso anno a Palermo insieme a sindaci, associazioni, personalità della società civile ed attivisti di 20 Paesi del Mediterraneo – spiega l’assessore Gianfranco Casale – uno dei tavoli tematici è stato dedicato a ‘La mobilità umana internazionale come diritto inalienabile. Il documentario e le azioni portate avanti hanno l’obiettivo di aiutare le vittime di violenze ed abusi sessuali durante i conflitti. Le testimonianze contenute nel docu-film – conclude Casale – riguardano in particolare ciò a cui i migranti sono costretti a sottoporsi in Libia ed anche dopo il loro arrivo in Europa”.
Il documentario
“Questo film è un ramo di un progetto più ampio che comprende l’acquisizione di testimonianze oculari di migranti che arrivano in Libia, da presentare ai tribunali della società civile (es.TPP, Tribunale Permanente dei Popoli) come documentario e come testimonianza dei migranti sul calvario che hanno dovuto affrontare in questo periodo.
“Abbiamo cercato di ottenere informazioni sui loro viaggi, se sono stati rapiti o maltrattati dalla mafia e dai gruppi armati che operano in questo paese, abbiamo anche chiesto perché queste persone hanno lasciato i loro paesi d’origine per fare il viaggio estenuante a nord del Sahara , se il motivo è economico o politico, inoltre abbiamo esaminato i problemi che devono affrontare i migranti quando sono in Libia e il loro viaggio via mare e quanto erano vicini all’annegamento e al salvataggio, abbiamo anche chiesto come possiamo aiutare questi migranti quando la Libia stessa è afflitta dalla guerra civile e dai disordini politici, questi migranti possono restare qui o saranno deportati? E infine chi è la colpa della loro attuale situazione disastrosa è la Libia o sono i paesi europei che si sono rifiutati di accettarli? Chi è responsabile in questa situazione?. Il film include la raccolta delle testimonianze di alcuni migranti e il tentativo di trovare le risposte alle domande che abbiamo posto.”