MAZARA DEL VALLO – Il CineTeatro Rivoli di Mazara del Vallo si prepara ad accogliere un’invasione pacifica e creativa: dal 7 al 9 aprile, la città sarà la prima tappa della settima edizione del MEET Film Festival, una rassegna internazionale dedicata al cinema come strumento educativo, che quest’anno si fa itinerante toccando anche Napoli e Roma. Protagonisti assoluti a Mazara saranno oltre 2000 studenti e 100 docenti delle scuole locali, pronti a condividere sul grande schermo i frutti del loro lavoro e a confrontarsi con opere e ospiti provenienti da tutto il mondo.
Nato da un’idea dell’associazione MEET (Movies for European Education and Training), il festival si propone come punto d’incontro privilegiato per cortometraggi che esplorano con originalità i temi della scuola, dei giovani, della didattica e della formazione. La tappa mazarese è particolarmente significativa perché rappresenta la vetrina principale del progetto “Schools MEET Cinema 2.0”, un’iniziativa sostenuta dal Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola (MiC-MiM) che ha trasformato le aule di otto istituti locali in vere e proprie fucine creative. Durante l’anno scolastico, studenti e insegnanti dell’IC Borsellino-Ajello, IC Boscarino-Castelvetrano, IC Grassa–G.B. Quinci, IC Pirandello–Bonsignore, IS Ruggero D’Altavilla, IIS Ferrara, Liceo Artistico Morello e Liceo Adria Ballatore hanno realizzato ben 20 cortometraggi.
Queste piccole opere, girate tra banchi, corridoi e cortili, promettono di offrire uno “sguardo autentico e profondo sul mondo della scuola”, come sottolinea Alessia Simonetti, presidente di MEET. I temi affrontati sono quelli che interrogano da vicino la quotidianità dei ragazzi: l’uso critico dei social media, la discriminazione e il bullismo, le sfide dell’emigrazione e dell’inclusione, il diritto fondamentale allo studio. Ma c’è spazio anche per la fantasia e la liberazione creativa, con corti dove la musica, la danza o persino figure angeliche diventano metafore di riscatto. Filo conduttore, la forza del “fare insieme”, del gruppo come risposta alle inevitabili fragilità individuali.
L’inaugurazione ufficiale, prevista per lunedì 7 aprile alle 18:00, vedrà la partecipazione delle massime autorità cittadine e scolastiche: il Sindaco Salvatore Quinci, Monsignor Angelo Giurdanella, Vescovo della Diocesi, i dirigenti degli istituti coinvolti e Serenella Di Rosa, la preside che per prima aprì le porte al festival a Mazara. La cerimonia sarà impreziosita dalle esibizioni della Satir0rchestra dell’IC Pirandello-Bonsignore e della scuola di danza Dance Works di Carla Favata, e avrà un ospite d’onore di caratura internazionale: Josep Arbiol, fondatore e direttore del MICE di Valencia, una delle più importanti mostre di cinema educativo al mondo, figura di riferimento per l’integrazione del linguaggio audiovisivo nella didattica.
Dalle aule al grande schermo: il cinema come strumento di crescita e dialogo interculturale
Il MEET Film Festival, però, non è solo la festa del cinema fatto a scuola. È anche una finestra spalancata sul mondo. Oltre ai lavori degli studenti locali, il programma prevede la proiezione di una selezione accurata degli oltre 1100 cortometraggi pervenuti per il concorso da ben 101 Paesi. Un panorama incredibilmente ricco e multiculturale, organizzato in cinque sezioni competitive (due per le scuole italiane e internazionali, due per filmmaker indipendenti che trattano temi educativi, e la sezione speciale per i corti del progetto MEET), che offrirà al pubblico di Mazara la possibilità di scoprire stili, linguaggi e storie da ogni angolo del pianeta. Particolare attenzione sarà dedicata ai più piccoli e alle famiglie con la rassegna “Il cinema d’animazione tra educazione e creatività”, che presenterà opere animate da Brasile, Belgio, Colombia, Iran, Russia e Portogallo, capaci di veicolare messaggi importanti come l’amicizia, il rispetto per l’ambiente e la valorizzazione delle diversità con delicatezza e poesia visiva.
Questo evento è molto più di una semplice rassegna cinematografica. È il culmine di “Schools MEET Cinema 2.0”, un percorso educativo durato un intero anno scolastico, fatto di formazione online per i docenti, tutoraggio continuo e laboratori in aula. Un progetto, come ricorda Alessia Simonetti, pensato per avere un impatto socio-culturale concreto: contrastare la dispersione scolastica e la violenza di genere, promuovere l’educazione alla legalità e favorire l’inclusione di studenti con background migratorio o con disabilità, utilizzando il tema della “diversità” come stimolo creativo e di riflessione.
“Anche quest’anno porteremo in sala opere preziose, spesso invisibili nei circuiti tradizionali,” afferma Simonetti, “che ci mostrano l’educazione come terreno vivo di confronto, resistenza e possibilità.” Il festival diventa così un’occasione unica per gli studenti di Mazara di vedere i propri lavori proiettati in un contesto professionale, di confrontarsi con coetanei di altre realtà e con esperti del settore come Josep Arbiol, e di sentirsi parte di una comunità globale che usa il cinema per raccontare, comprendere e immaginare il futuro. La tre giorni mazarese si concluderà con la cerimonia di premiazione, celebrando i migliori lavori in concorso e, soprattutto, l’impegno e la creatività delle scuole del territorio.