L’amministrazione comunale della Città di Trapani, pur cercando di mantenere il debito di riserbo nei confronti di soggetti in passività con l’Erario, per debito di trasparenza però, apprendendo con non poco stupore della nota diramata ieri sera dalla Pallacanestro Trapani nella quale, a conclusione, si dice che “.. la revoca della disponibilità dell’impianto è l’unico motivo che ha impedito alla Pallacanestro Trapani la partecipazione al prossimo campionato di A2″ intende invece chiarire lo stato dei fatti e ripristinare condizioni di verità.
Orbene, anche al fine di tutelare il buon nome della Città e degli uffici competenti, necessita pertanto precisare che non corrisponde al vero, anzi è scorretto dire, che “nella tarda serata del 30 giugno alla Pallacanestro Trapani veniva revocata la disponibilità circa l’utilizzo dell’impianto di gara”. Ciò, per due motivi: in prima battuta, poiché la comunicazione del Comune è stata inviata al club sportivo poco dopo le ore 12:00 del 29 giugno (avendo in pari data appreso dal soggetto concessionario Soget di ulteriori e gravi condizioni di passività inerenti la Tari, etc); in seconda battuta, occorre precisare che la Pallacanestro Trapani è stata ripetutamente invitata a regolarizzare la propria posizione debitoria, financo nella comunicazione di cui sopra nella quale si concedeva comunque tempo di “regolarizzare la posizione debitoria fino al termine ultimo previsto per l’iscrizione al campionato”, senza che nessuna comunicazione da parte del club sia pervenuta in riscontro e/o circa l’avvenuto saldo delle pendenze.
Dunque, gli uffici del Comune di Trapani non hanno fatto altro che dar seguito al normale iter avviato diversi mesi prima e che la Pallacanestro Trapani ben conosce e non può far finta di ignorare: è proprio la società sportiva a scrivere al Comune di Trapani nello scorso mese di febbraio, chiedendo di definire la propria posizione debitoria, ed è lo stesso Comune di Trapani con nota prot. 34439 del 2 maggio 2023 a sollecitare il pagamento di quanto dovuto oltre alla fattura per l’utilizzo del palazzetto scaduta addirittura a gennaio 2023.
Pertanto, la revoca della disponibilità dell’impianto sportivo non è fine a se stessa, bensì conseguente alla mole di debiti accumulata dal club nei confronti dell’Ente, di cui la società era a conoscenza e che ammonta a considerevoli cifre.
L’amministrazione respinge dunque con forza qualsivoglia stucchevole e strumentale accusa, alimentata da tale non trasparente dichiarazione della società, rivendicando invece la corretta posizione assunta sia a livello amministrativo che procedurale.
Spiace invece registrare che le sollecitate proposizioni con possibili imprenditori/investitori (seppur informali, da parte dei vertici societari), nonostante la nota azione messa in campo da questa A.C. al solo fine di garantire la permanenza in serie A2 della gloriosa storia della pallacanestro trapanese (compresi i non disconosciuti sacrifici della famiglia Basciano) non abbia in ultimo portato a felici e positive intese come inizialmente si apprendeva.
Nel merito di tanto non intendiamo intervenire atteso che i rapporti tra privati esulano dalla sfera delle competenze di questa A.C.