“Ero esasperata, ma l’ho colpito per difesa”. Ha risposto così ai pm di Trapani giunti al carcere di Pagliarelli a Palermo, Vanda Grignani, la convivente di 37 anni dell’uomo ucciso nella notte tra sabato e domenica con una coltellata. La donna, che da ieri mattina si trova in carcere, nel corso di un interrogatorio davanti al sostituto procuratore Eleonora Sciorella, ha confermato di aver colpito il compagno, Cristian Favara di 45 anni, “durante una lite”.
È stata lei stessa ad avvertire i carabinieri di Trapani, confessando l’omicidio al loro arrivo nell’abitazione dell’uomo, alle spalle della cattedrale del capoluogo. Per lei é stato disposto l’arresto in flagranza di reato, che dovrà essere convalidato dal giudice per l’istruttoria preliminare del tribunale di Trapani nei prossimi giorni.
“Nelle ultime settimane la relazione era diventata assai difficile al punto da chiedere più volte aiuto alla polizia”, avrebbe detto durante l’interrogatorio la donna, difesa dall’avvocato Diego Tranchida. Secondo il racconto fornito al pm, l’omicidio sarebbe maturato “durante un’aggressione di Favara e più che altro é stato un tentativo di difesa”. Nel corso dell’esame Vanda Grignani ha commentato anche i post scritti la sera dell’omicidio nel suo profilo Facebook. “Stasera farò qualcosa che non avrei mai pensato”, si legge in uno dei messaggi, che secondo la sua versione dimostrano “l’esasperazione in corpo, a tal punto da poter scrivere questo”, alludendo a qualcosa di diverso dal voler compiere un omicidio predeterminato.
Redazione – Trapani Post