Una barca a vela sequestrata a scafisti sarà utilizzata dal Comune di Castellammare del Golfo (Trapani) per attività istituzionali grazie a un protocollo d’intesa tra l’amministrazione comunale e la locale sezione della Lega navale italiana.
L’accordo è stato siglato dal sindaco Nicolò Rizzo e dal presidente della Lega navale di Castellammare del Golfo, Giuseppe Stabile. L’imbarcazione a vela di 12 metri cantiere Oceanis 390, denominata “Ad Astra”, è stata sequestrata a scafisti e affidata alla Lega navale dalla Guardia di finanza di Siracusa, su disposizione della Procura. Era stata intercettata dalle Fiamme gialle sulle coste orientali della Sicilia con 50 migranti a bordo e scortata sino al porto di Augusta.
È diventata patrimonio della sezione di Castellammare del Golfo della Lega navale, con sentenza del 2019 della seconda sezione della Corte d’Appello di Catania. Il nome della città di Castellammare del Golfo e lo stemma istituzionale sono stati inscritti sulle vele e fiancate dell’imbarcazione prima utilizzata per la tratta di esseri umani. “Poter usufruire dell’imbarcazione è un esempio di riutilizzo, nell’interesse collettivo, di beni sequestrati alla criminalità, in questo caso a scafisti – dice il sindaco Rizzo -.
Per la nostra città la barca a vela un importante mezzo per portare a termine iniziative culturali, ambientali, sportive e didattiche legate al nostro mare e alla nostra identità, grazie alla collaborazione e al protocollo siglato con il presidente della lega navale Giuseppe Stabile, che ringraziamo per la collaborazione”. In base al protocollo siglato, la Lega navale con i soci volontari assicurerà il governo dell’imbarcazione per le iniziative che predisporrà l’amministrazione comunale. La convenzione ha durata illimitata.
Redazione – Trapani Post