Eden delle tradizioni.
“Non invidio a Dio il paradiso perché son ben soddisfatto di vivere in Sicilia”, così affermava Federico II. E quale miglior modo per descrivere nella totalità questa terra, forse ancora troppo sconosciuta agli occhi di chi non può vivere certe meraviglie naturali.
Il mondo oggi è occupato, per la maggior parte, da smog, stress, gente che corre da una parte all’altra delle città, immischiati nella frenesia dei giorni. E forse è per questo che quando si conosce la Sicilia, Trapani, e i luoghi adiacenti si fa sempre presto a credere che a volte il paradiso che andiamo cercando dentro di noi può essere rappresentato anche solo semplicemente da un posto. Perché qua è come se il tempo fosse stato congelato. E’ il luogo dove i tradizionalisti trovano se stessi grazie al fatto che la qualità è ancora al centro di ogni cosa e conta molto più della mercificazione, sovrana di questi tempi.
E’ come se ci si catapultasse in un film. Persone che dialogano tra un balcone all’altro come se la solidarietà umana non fosse mai passata. I pescatori che, appena tornati dalla pesca, all’alba, vendono direttamente dalle loro barche il loro operato. Qui c’è un elevamento delle antiche tradizioni che non se ne sono mai andate e che sono state anche conservate con cura.
Eden delle tradizioni: origini
Trapani ha diverse origini storiche. Per i meno appassionati, spulciando su Internet si trovano tantissimi racconti della terra trapanese, come il fatto che quest’ultima è sempre stata abitata dagli dei. Infatti, nei miti si racconta di Saturno che era considerato il padrone supremo. E si dice anche che la nascita del luogo stesso sia stato frutto di Demetra, regina del grano. La quale, nel cercare disperatamente la figlia perduta, ovvero Persefone, perse la sua falce che cadde nel mare e si fece terra. Ed è proprio da li che nacque Trapani. Provvista, non solo di grande identità, ma anche di una luce in grado di mettere in risalto le diverse caratteristiche che la contraddistinguono per la sua unicità.
Le storie, le strade, i vicoli, le piazze, l’architettura, il porto e le varietà culinarie sono solo una parte di colori che riempiono il quadro.
La città dei coralli offre così tante peculiarità che, come viene detto oggi, per chi non ha “il mare fuori” diventa un desiderio imminente per fuggire dal caos.
Trovate il vostro paradiso terrestre.
Francesca Arichetta