Un’operazione di controllo a tappeto nei cantieri edili di Favignana, la maggiore delle isole Egadi, ha portato alla luce una serie di gravi irregolarità in materia di sicurezza sul lavoro. I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) di Trapani, affiancati dai colleghi della stazione locale e supportati dall’alto da un elicottero del 9° Nucleo, hanno ispezionato diverse imprese impegnate in lavori di costruzione e ristrutturazione, riscontrando violazioni diffuse delle normative a tutela dei lavoratori.
L’intervento, che rientra in una più ampia strategia di contrasto al lavoro nero e agli infortuni sul lavoro, ha permesso di accertare criticità in diversi cantieri dell’isola. Ponteggi realizzati in modo non conforme alle disposizioni di legge, con evidenti rischi di crollo o caduta, sono stati individuati in più di un’occasione. A questo si aggiungeva l’omessa rimozione e smaltimento dei rifiuti di cantiere, con materiali di risulta abbandonati in modo incontrollato, in violazione delle norme ambientali e di sicurezza.
Ma le irregolarità non si fermavano qui. In alcuni cantieri, le tavole di calpestio dei ponteggi non erano state adeguatamente ancorate, mentre in altri mancavano i parapetti di protezione nelle scale in costruzione, esponendo i lavoratori al rischio di cadute dall’alto. Ancora più grave, in alcuni casi, è stata riscontrata la mancata consegna ai lavoratori dei dispositivi di protezione individuale (DPI) – caschi, guanti, scarpe antinfortunistiche e altri strumenti essenziali per la sicurezza – obbligatori per legge. Infine, in alcuni cantieri, è stata accertata la mancata applicazione, o l’applicazione non corretta, del Piano Operativo di Sicurezza (POS), il documento fondamentale che definisce le misure di prevenzione e protezione da adottare.
Le conseguenze di queste violazioni non si sono fatte attendere. I legali rappresentanti di due ditte edili, entrambi trapanesi, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria. Per una delle due aziende, le irregolarità riscontrate sono state giudicate così gravi da far scattare un provvedimento immediato di sospensione dell’attività imprenditoriale. Un segnale forte, che sottolinea la determinazione delle autorità nel contrastare comportamenti che mettono a repentaglio la vita dei lavoratori.
Oltre alle denunce e alla sospensione dell’attività, le imprese coinvolte dovranno fare i conti con pesanti sanzioni amministrative. I Carabinieri hanno elevato ammende e sanzioni per un totale di oltre 10.000 euro, un costo economico che si aggiunge al danno di immagine e alle possibili conseguenze penali per i responsabili.
L’operazione di Favignana conferma l’impegno costante delle forze dell’ordine nella tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro, con un’attenzione particolare al settore edile, tradizionalmente tra i più esposti al rischio di infortuni, anche gravi. I controlli, assicurano i Carabinieri, proseguiranno nei prossimi mesi, per garantire il rispetto delle normative e prevenire tragedie nei cantieri dell’arcipelago delle Egadi. La sicurezza sul lavoro, ribadiscono le autorità, è un diritto inalienabile e non un costo da tagliare. Un chiaro segnale a tutte le imprese del settore edile.