Giovanni Anguzza, il 65enne accoltellato questa mattina, 14 febbraio 2025, in un Bed & Breakfast di via Catito a Trapani, è deceduto all’ospedale Sant’Antonio Abate. L’uomo era stato trasportato d’urgenza in ospedale in gravi condizioni, dopo essere stato colpito da diverse coltellate. Nonostante un delicato intervento chirurgico, Anguzza non ce l’ha fatta, a causa delle lesioni agli organi vitali. La sua morte trasforma l’episodio, inizialmente inquadrato come un’aggressione in seguito a un tentativo di violenza sessuale, in un caso di omicidio. La posizione della donna di 50 anni, inizialmente identificata come la nuora della vittima, ma in realtà una conoscente con cui Anguzza avrebbe avuto una relazione personale, si aggrava ulteriormente.
Ricostruzione dell’Accaduto: dal Tentativo di Depistaggio alla Confessione
La vicenda, avvenuta in pieno giorno in via Catito, nei pressi del Palazzo di Giustizia di Trapani, ha presentato fin da subito contorni poco chiari. In un primo momento, Anguzza aveva tentato di depistare le indagini, raccontando alla polizia e ai sanitari di essere stato aggredito per strada da un magrebino. Tuttavia, le telecamere di sorveglianza della zona hanno smentito questa versione, mostrando l’uomo uscire barcollante dal Bed & Breakfast. La donna, una 50enne italiana, ha poi ammesso di aver colpito Anguzza con un coltello, ma ha dichiarato di averlo fatto per difendersi da un tentativo di violenza sessuale.
La donna, che non è stata arrestata, ma la cui posizione è al vaglio degli investigatori, sostiene di aver agito per legittima difesa. Secondo il suo racconto, Anguzza avrebbe tentato di abusare di lei all’interno del Bed & Breakfast, e lei, per proteggersi, lo avrebbe colpito con un coltello. Questa versione dei fatti dovrà essere attentamente verificata dagli inquirenti, che stanno raccogliendo tutti gli elementi utili per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Sarà fondamentale accertare se la reazione della donna sia stata proporzionata all’offesa subita, o se si sia trattato di un eccesso colposo di legittima difesa, o addirittura di un omicidio volontario.
Le Indagini: Rilievi, Testimonianze e Accertamenti Clinici
Sul luogo del crimine sono intervenuti gli agenti della Squadra Volante della Questura di Trapani, che hanno effettuato i rilievi e hanno sequestrato l’arma del delitto (presumibilmente un coltello da cucina). Gli investigatori stanno raccogliendo le testimonianze dei presenti e stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza, sia quelle esterne, che hanno smentito la versione iniziale di Anguzza, sia quelle eventualmente presenti all’interno del Bed & Breakfast. Anche la donna, dopo l’accoltellamento, è stata condotta in ospedale per accertamenti, verosimilmente per constatare se abbia subito violenza. Saranno effettuati accertamenti clinici anche sul corpo di Anguzza, per stabilire con precisione le cause del decesso e per verificare la compatibilità delle ferite con la versione fornita dalla donna.
La morte di Giovanni Anguzza e le accuse di tentata violenza sessuale gettano una luce inquietante su una vicenda che, inizialmente, sembrava un semplice episodio di cronaca nera. La relazione tra Anguzza e la donna, inizialmente descritta come un rapporto di parentela (nuora-suocero), ma poi rivelatasi una conoscenza personale, aggiunge un elemento di complessità alla vicenda. Spetterà agli investigatori del Commissariato di Trapani, che stanno conducendo le indagini, chiarire tutti gli aspetti di questo dramma, accertando le responsabilità e ricostruendo la verità. La comunità trapanese, intanto, è scossa da questo fatto di sangue.