L’hotel Torre Xiare di Valderice, in provincia di Trapani, bene confiscato alla mafia, diventa terreno di scontro tra l’amministrazione comunale, che lo vorrebbe destinare a residenza universitaria, così come lo ha candidato l’agenzia del Demanio, e il ministero dell’Interno che ha invece deciso di trasformare l’hotel in centro di prima accoglienza per immigrati. Come prima mossa, ieri, una delegazione del Comune, composta dalla vicesindaco Anna Maria Mazara, in rappresentanza del sindaco Francesco Stabile, e dal presidente del consiglio comunale Camillo Iovino, si è incontrata con il presidente di Ersu Palermo, Michele D’Amico e con direttore Ernesto Bruno e ha incassato la conferma alla disponibilità dell’ente a gestire il bene storico-artistico in favore degli studenti. “L’agenzia del Demanio ha candidato il bene a essere destinato a residenza universitaria, comunicandolo formalmente – ha detto D’Amico – quindi, in sinergia con il prorettore dell’Università degli studi di Palermo, Pietro Paolo Corso, è stata avviata la richiesta alla segreteria generale della presidenza della Regione siciliana di procedere con la richiesta di assegnazione, consentendo un’importantissima azione in favore degli studenti universitari del trapanese cui, ancora, non è garantita la possibilità del posto letto, seppure si tratti di studenti meritevoli e bisognosi”. “Il Consiglio comunale di Valderice, lo scorso 3 luglio – ha sottolineato il presidente del Consiglio comunale, Camillo Iovino, ha già approvato un apposito ordine del giorno in cui si impegna il sindaco e la giunta municipale nei confronti del ministero dell’Interno e della prefettura di Trapani affinché recedano dalla decisione di destinare l’Hotel a centro di prima accoglienza per immigrati”. Il Comune chiede all’agenzia del Demanio un’altra conferenza di servizi per approfondire la richiesta.