Al via il restauro della grande tela della “Andata al Calvario” di Gesù. La copia della meglio conosciuta “Spasimo di Sicilia” è custodita nella parrocchia Cristo Re di Mazara del Vallo.
La tela, di autore ignoto, raffigura Gesù caduto sotto il peso della croce nel suo viaggio doloroso verso il Golgota mentre tre donne, la Veronica, Maria con le braccia tese e la Maddalena, sono rivolte verso di lui doloranti e piangenti. “L’avvio dell’intervento è un sogno che si avvera in memoria di don Tilotta – ha detto don Donato – fondatore della parrocchia. I fedeli hanno risposto all’appello. Tramite una raccolta fondi, infatti, si è riuscito a raggiungere la somma utile per restaurare lo “Spasimo di Sicilia” che ora, per un anno, rimarrà nel laboratorio di restauro”.
“Quello che abbiamo potuto constatare è che manca il telaio originario della tela” – spiega Rosalia Teri, la restauratrice che ha assistito alle operazioni. “Dietro l’opera c’è una tavola di legno. E i chiodi per fissare la tela sono di ferro e non di legno come ci si aspettava di trovare. Dunque, questo lascia presumere che, probabilmente, qualcuno abbia rimaneggiato lo “Spasimo di Sicilia” nella seconda metà dell’800″.
Da anni la grande tela necessitava di restauro. Il fumo di ceri, d’incenso e di polvere ne hanno oscurato la bellezza dei colori e l’eleganza dei volti. Altre parti dell’opera, invece, non erano più visibili. L’intervento di restauro durerà circa un anno e avverrà sotto la sorveglianza della Soprintendenza ai beni culturali di Trapani.
Per lo smontaggio, il trasporto e il deposito dello “Spasimo di Sicilia” presso il laboratorio di restauro Teri di Partanna è stato necessario l’intervento di una ditta specializzata di allestimenti museali che è arrivata a Mazara del Vallo con un tir speciale.