In occasione di ‘Ottobre rosa’, mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, a Trapani è stato costituito il Comitato spontaneo per la realizzazione della radioterapia presso l’ospedale ‘Sant’Antonio Abate’. L’iniziativa nasce dalle donne e dallo sport. Molte donne che praticano il tennis, appartenenti ai circoli di Trapani-Milo, Rocco Ricevuto, Valderice e Paceco, hanno annunciato di avviare iniziative concrete per potere giungere anche a Trapani all’apertura della Radioterapia, un servizio che le strutture sanitarie della città, ancora oggi, non hanno.
A distanza di ben 13 anni dalla petizione popolare con la quale venne chiesto al governo regionale e alle autorità sanitarie di istituire con urgenza il reparto all’ospedale ‘Sant’Antonio Abate’, oltre che a Mazara del Vallo, ancora non è stato realizzato nulla e dell’argomento non si dibatte più. “Non si comprendono infatti ancora oggi le ragioni del perché il progetto avviato si sia arrestato e dove siano finiti i fondi stanziati”, s’interrogano i promotori del comitato.
Le donne promotrici di questa importante iniziativa sono determinate ad andare fino in fondo affinché ci si possa curare anche nella provincia di Trapani. La radioterapia è una terapia localizzata, non invasiva, indolore, effettuata per lo più in regime ambulatoriale, in grado di provocare la necrosi ovvero la morte delle cellule del tumore attraverso l’utilizzo di radiazioni di elevata energia chiamate radiazioni ionizzanti. Si stima che circa il 60 per cento dei malati di tumore, nel percorso di cura, sia sottoposto ad almeno un ciclo di radioterapia. È considerata una sorta di “chirurgia virtuale”, visto che in alcuni contesti si propone quale alternativa alla chirurgia tradizionale.